Stiamo vivendo in un bolla in cui tutto viene amplificato: ogni parola, ogni gesto, ogni tremore. Anche le nostre emozioni sembrano aver preso il sopravvento. La paura, la rabbia, la tristezza. E' difficile riuscire a gestirle, soprattutto quando ci troviamo costretti a farlo nelle mura delle nostra casa, con la nostra famiglia che a volte è proprio la causa di queste emozioni così forti. Non c'è più il caffè con l'amica, la chiacchiera con l'amico, per "lamentarci" del partner o dei figli che non ci ascoltano o del nostro capo che ci riempie di lavoro! Non c'è più spazio per noi. Come possiamo ricavare un piccolo metro quadro in casa solo per noi? In realtà è più facile di quanto di possa pensare! Avete mai scritto un diario? Magari quando eravate piccoli... Avete mai provato la sensazione di stare completamente da un'altra parte quando scrivete qualcosa di importante? Avete mai scritto delle lettere a qualcuno? La parola scritta ha un potenziale enorme, non solo per chi legge ma anche e soprattutto per chi scrive. Siamo abituati di più a stare dall'altra parte, ad essere i destinatari di un libro, di un romanzo, di un articolo. Scrivere sembra essere un'azione esclusiva di giornalisti e scrittori. E sicuramente così è se pensiamo alla pubblicazione di quello che scriviamo. Ma se pensiamo ad un'azione terapeutica, ognuno di noi può farlo. Riservate per voi uno spazio e un tempo determinato, magari ogni giorno mezz'ora, in cui vi impossessate della sala o della camera, e scrivete quello che è accaduto nella giornata, quello che vi ha dato fastidio, quello che avete imparato; perchè siete arrabbiati, felici, tristi, euforici, sorpresi, cosa provate in questo momento. Sfogatevi come se stesse parlando con qualcuno. Questo tempo sarà solo vostro e per sempre. Perchè potrete rileggerlo quando vorrete.
- Studio Kairos
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