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SOSTEGNO PSICOLOGICO E PSICOTERAPIA

I professionisti che operano all'interno dello Studio Kairos hanno una formazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale e in Psicoterapia Sistemico-Relazionale, offrendo quindi una prospettiva integrata, poliedrica e flessibile, così da intervenire nel miglior modo possibile e favorire il successo terapeutico, rispondendo alle esigenze e ai bisogni del paziente.

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Il compito principale dello Psicoterapeuta è quello di assistere e accompagnare la persona all'esplorazione e alla conoscenza del suo sè, lavorando sulla costruzione di una solida alleanza terapeutica e sulla motivazione al trattamento, condizioni indispensabili per aumentare la compliance al trattamento e garantire l'outcome terapeutico.

Ognuno desidera che la vita sia semplice, sicura e senza ostacoli; ecco perché i problemi sono considerati tabù. Ogni essere umano vuole certezze e non dubbi, risultati e non esperienze, senza accorgersi che le certezze non possono provenire che dai dubbi e i risultati dalle esperienze.

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La Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale si pone tra i trattamenti d’elezione nella terapia dei “Disturbi psicopatologici” sia come intervento individuale che all'interno di un setting di gruppo.

La teoria psicologica Cognitivo-Comportamentale postula l'esistenza di una complessa relazione tra la sfera cognitiva, emotiva e la sfera dei comportamenti negli esseri umani.

L’intervento sulla sfera cognitiva aiuta ad individuare pensieri ricorrenti o convinzioni avversative, credenze disfunzionali oppure schemi rigidi di ragionamento che possono causare alla persona forti e persistenti reazioni emotive negative.

Il lavoro con il paziente si fonda sul concetto dell'empirismo collaborativo, in cui il paziente ha un ruolo attivo e partecipe all'interno del processo terapeutico. Il terapeuta e il paziente lavorano insieme al fine di identificare pensieri disfunzionali, modificarli, integrarli ed arricchirli con altri pensieri razionali e realistici all'interno della psiche. Il terapeuta, formulata la diagnosi, concorda con il paziente gli obiettivi da raggiungere gradatamente, individua strumenti e strategie atte al trattamento del disturbo ed incoraggia il paziente al lavoro terapeutico.

Condivide con il paziente il profilo e le caratteristiche del suo disturbo e lo aiuta a sviluppare conoscenze, nuove competenze e strategie. I fattori che determinano la durata della Psicoterapia dipendono dalla Diagnosi, dal livello di gravità del disturbo, dalla persistenza del disturbo, dalla presenza di risorse positive all'interno del contesto di vita del paziente e dal livello di compromissione della sua esistenza. Fattori fondamentali sono inoltre la motivazione al cambiamento del paziente e la relazione con il terapeuta, una “relazione che cura”, in un rapporto orientato alla dimensione del prendersi cura. La cadenza degli incontri è solitamente settimanale, consigliabile nel primo periodo del percorso, oppure gli incontri possono aver luogo ogni 15 giorni ma vengono concordati comunque in modo flessibile in base alle esigenze e alla specificità del disturbo del paziente. 

 

Nella Psicoterapia Sistemico-Relazionale l’attenzione è posta sulle relazioni che ogni individuo instaura con l’ambiente esterno e con gli altri. I disturbi psicologici acquisiscono una funzione precisa, e quindi un significato, all’interno del sistema relazionale in cui emergono.

Per la terapia sistemica gli eventi problematici di un singolo individuo influenzano l’intera famiglia come unità funzionale, con effetti che si estendono a tutti i membri e alle loro relazioni. Il sintomo non è considerato come l’espressione di problematiche individuali ma indica una disfunzione dell’intero sistema familiare; la diagnosi fa riferimento alla clinica ed al funzionamento del singolo e del suo gruppo di appartenenza all’interno dello specifico contesto.

Compito del terapeuta sistemico è migliorare le sequenze comunicative tra i componenti della famiglia, ripristinandone l’equilibrio.

L’intervento terapeutico si basa sull’osservazione delle modalità di relazione tra il paziente e la sua famiglia e mira a modificare, attraverso un processo di co-costruzione tra terapeuta ed individuo/famiglia, i modelli disfunzionali presenti nel contesto entro il quale il disagio del paziente è emerso, stimolando le risorse familiari e rafforzando sia il funzionamento individuale sia quello familiare.

L’approccio sistemico-relazionale può rivelarsi utile per le persone che ritengono di avere delle difficoltà in specifici rapporti (di coppia, genitoriale, lavorativo, nella definizione del proprio ruolo).

In particolare può rivelarsi utile al presentarsi di problematiche evolutive da parte dei bambini e/o degli adolescenti.

Questo tipo di terapia è inoltre finalizzato a leggere alcuni eventi e situazioni in modo maggiormente tollerabile da un punto di vista emotivo e trovare un significato possibile a difficoltà personali e/o familiari.

Il lavoro psicoterapeutico non è dunque prettamente rivolto al trattamento del sintomo presentato ma alle situazioni relazionali che lo hanno generato.

"Non si diventa illuminati immaginando figure di luce, ma divenendo coscienti del buio. Il dolore rovescia la vita, ma può essere anche il preludio di una rinascita".

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