top of page

EMDR
(Eye Movement Desensitization and Reprocessing)

Attualmente è riconosciuto come trattamento evidence-based per il disturbo da stress post-traumatico (DSPT); un metodo psicoterapico strutturato che facilita il trattamento di diverse psicopatologie e problemi legati sia ad eventi traumatici che a esperienze più comuni ma comunque emotivamente stressanti.

L’EMDR è basato sul modello di elaborazione adattiva dell’informazione (AIP) secondo cui le esperienze vengono immagazzinate nella memoria ed elaborate in modo funzionale permettendo alla persona di accedere volontariamente ai ricordi e di utilizzarli in modo costruttivo. Durante un’esperienza traumatica le informazioni restano intrappolate e mantengono attive emozioni, percezioni, cognizioni e sensazioni fisiche disturbanti presenti al momento dell’evento traumatico. Tutte queste informazioni conservate in modo disfunzionale restano congelate all’interno delle reti neurali e sono incapaci di mettersi in connessione con le altre reti per fornire informazioni utili. Le informazioni racchiuse nelle reti neurali, non riuscendo a essere elaborate, continuano a provocare disagio nel soggetto fino a portare all’insorgenza di patologie come il disturbo da stress post traumatico (PTSD) e altri disturbi psicologici.

L’EMDR può essere utilizzato in tutti i casi di disagio e sofferenza sia nei bambini che negli adulti. Per entrambi i soggetti ogni tipo di trauma si può risolvere con grande successo. Dopo il trattamento, il paziente integra quell’evento nella sua storia, lo ricorda e trasforma il trauma in un ricordo privo di condizionamenti sul presente. L’EMDR consente di modificare la prospettiva con cui si vedono queste esperienze traumatiche.

Numerosi sono gli studi nazionali e internazionali che attestano l’efficacia dell’EMDR.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità nell’agosto del 2013 ha riconosciuto l’EMDR come trattamento efficace per la cura dei traumi e dei disturbi e dei sintomi ad esso correlati.

"Il trauma anche se viene negato, esso non scompare. Quando è ignorato o negato, le grida silenziose continuano interiormente e vengono sentite solo da chi ne è prigioniero. Quando qualcuno entra in quel dolore e sente le urla, può avviarsi il processo di guarigione. La persona traumatizzata trova sollievo semplicemente nell’imparare il vero nome della sua condizione. Non più imprigionata nel mondo senza parole del trauma, ma grazie alla terapia può scoprire che vi è un linguaggio per la sua esperienza. Tutte le emozioni, anche quelle che vengono soppresse e inespresse, hanno effetti fisici. Le emozioni inespresse tendono a rimanere nel corpo come bombe a orologieria e nel loro piccolo ticchettio sono malattie in incubazione".

289372125_5282650151794866_2984914514779288125_n.jpg
bottom of page