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Studio Kairos

Instabilità pervasiva, aggressività, scarsa consapevolezza del senso di Sè, oscillare per sopravvive


Instabilità pervasiva, aggressività, scarsa consapevolezza del senso di Sè, oscillare per sopravvivere: Il disturbo borderline di personalità.

Il disturbo borderline di personalità è caratterizzato da instabilità negli stati d'animo, nelle relazioni interpersonali, nella propria immagine e nel comportamento. Questa instabilità spesso interferisce con la vita familiare e lavorativa, la pianificazione a lungo termine ed il senso dell'identità di un individuo. Le persone con disturbo borderline di personalità (originariamente considerato “al confine” della psicosi e della nevrosi) hanno difficoltà con la regolazione delle emozioni. La letteratura ha osservato che il disturbo borderline di personalità è più comune nelle donne rispetto agli uomini. Tuttavia, attraverso un percorso di terapia, molti migliorano nel tempo divenendo in grado di condurre una vita produttiva. Dal punto di vista sintomatologico, i soggetti con disturbo borderline di personalità possono sperimentare intensi attacchi di rabbia, depressione o ansia che possono durare solo poche ore o, al massimo, pochi giorni. Questi possono essere associati a episodi di aggressività impulsiva, autolesionismo, abuso di droghe o alcool. Le distorsioni nel pensiero e nel senso del Sè possono determinare frequenti cambiamenti negli obiettivi a lungo termine, pianificazione della carriera, ambiente di lavoro, amicizie, identità e sistema di valori. Questi pazienti possono sentirsi annoiate, vuote o ingiustamente fraintese o maltrattate, e hanno una scarsa consapevolezza di chi siano realmente. Tali sintomi sono più acuti quando le persone si sentono isolate o prive di sostegno sociale, e possono investire una notevole quantità di energia fisica e psichica per evitare di avvertire il senso di solitudine. Le persone con disturbo borderline di personalità hanno spesso modelli relazionali e sociali altamente instabili; da una parte possono sviluppare attaccamenti intensi ma tempestosi, ed i loro atteggiamenti verso la famiglia, gli amici e i cari possono improvvisamente passare dall'idealizzazione, in cui prevale una grande ammirazione e amorevolezza, alla svalutazione. Rispetto al concetto di attaccamento, tendono ad aggrapparsi immediatamente all'altro, idealizzandolo, ma quando si verifica una leggera separazione o conflitto, si passa inaspettatamente all'altro estremo, reagendo con rabbia e manifestando continui disappunti sui comportamenti dell'altro. Generalmente, gran parte delle persone riesce a tollerare l'ambivalenza legata ad una sperimentazione contemporanea di stati contraddittori. Le persone con disturbo borderline di personalità devono tuttavia oscillare continuamente avanti e indietro, tra stati buoni e cattivi; se si trovano in un cattivo stato, non riescono ad avere consapevolezza della controparte, ossia quella buona. Tali individui sono inoltre altamente sensibili al rifiuto, e reagiscono con rabbia e angoscia alle separazioni. Questa “angoscia abbandonica” sembra essere legata a difficoltà di separazione emotiva da persone importanti quando sono fisicamente assenti, determinando nel soggetto l'insorgenza di sentimenti legati alla perdita ed inutilità. Tali soggetti presentano altri comportamenti impulsivi, come fare spese eccessive, il binge eating e i comportamenti sessuali a rischio. Per quanto concerne l'eziopatogenesi, anche se la causa specifica del disturbo borderline di personalità è sconosciuta, la ricerca sottolinea che sia i fattori ambientali che genetici svolgono un ruolo nella predisposizione ai sintomi ed alle caratteristiche di tale disturbo di personalità. Gli studi dimostrano che molti individui con disturbo borderline riportano un storia di abusi, trascuratezza ed abbandono durante l'infanzia. I ricercatori ritengono che tale disturbo derivi da una combinazione di vulnerabilità individuale a stress ambientali, negligenza o abuso durante l'infanzia, ed una serie di eventi che innescano poi l'insorgenza del disturbo durante la giovane età. Gli studi suggeriscono che le persone predisposte all'aggressività impulsiva presentano compromissione della regolazione dei circuiti neuronali che modulano l'emozione. L'amigdala del cervello, una piccola struttura a mandorla, è una componente importante del circuito che regola le emozioni negative. La risposta ai segnali provenienti da altri centri cerebrali che indicano una minaccia percepita, come la paura e l'eccitazione, può risultare più pronunciata sotto l'influenza dello stress, di droghe o alcool. Le aree nella parte anteriore del cervello, ossia l'area prefrontale, agiscono per attenuare l'attività di questo circuito. La serotonina, la norepinefrina e l'acetilcolina sono tra i messaggeri chimici che svolgono un ruolo nella regolazione delle emozioni, tra cui tristezza, rabbia, ansia e irritabilità. I farmaci che aumentano la funzionalità serotoninergica possono migliorare i sintomi emotivi del disturbo borderline di personalità. Allo stesso modo, i farmaci che stabilizzano l'umore che sono noti per migliorare l'attività del GABA, il principale neurotrasmettitore inibitore del cervello, possono aiutare le persone con tale disturbo di personalità. La letteratura sottolinea che il trattamento raccomandato per il disturbo borderline di personalità comprende la psicoterapia, prescrizioni farmacologici, di gruppo e supporto familiare. Il gruppo e la psicoterapia individuale si sono dimostrate come forme di trattamento efficace per molti pazienti.


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