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Studio Kairos

Quell'atto che non capiamo: il suicidio


Nel 2015 in Italia ci sono stati 3.935 decessi per suicidio. Un fenomeno in netto calo negli ultimi 10 anni; con caratteristiche strutturali abbastanza definite come genere, età, livello di istruzione, territorio. A differenza delle credenze popolari più diffuse, la maggior parte dei suicidi avviene nella prima parte dell'anno: i mesi più critici sono maggio, giugno e luglio. Il percorso che una persona affronta per arrivare al gesto finale non è breve, non è facile e soprattutto lascia dei segnali sulla propria scia. E' importante non sottovalutare le patologie psicologiche e psichiatriche delle persone che ci circondano. Spesso si tende a fare di tutta l'erba un fascio, parlando di periodi difficili, di depressione, di stress...ma così non è. Il ruolo dello psicologo potrebbe essere fondamentale per salvare una vita, ma ancora più importante è quello dei familiari. Superando gli stereotipi si può accedere ad un tipo di aiuto professionale che potrebbe incidere notevolmente sulla vita della persona. Il compito della famiglia è proprio quello di capire che sta succedendo qualcosa di strano ad un familiare, ed aiutarlo a intraprendere questo cammino, sostenendolo in tutte le fasi.


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